Episode Transcript
[00:00:02] Speaker A: I podcast del GLIA. Racconti di innovazione didattica.
[00:00:08] Speaker B: Buongiorno a tutti e benvenuti ai podcast del GLIA. Io sono Ivana e faccio parte del team di innovazione didattica dell'Ateneo. Qui con noi oggi c'è Angela Maria Tomasoni che ci parlerà di un progetto di e-learning che è stato implementato e gestito dal DIBRIS durante il periodo del Covid. A te la parola Angela.
[00:00:27] Speaker A: Grazie Ivana e buongiorno a tutti. Questo progetto nasce proprio in un periodo in cui nessuno si aspettava che il tema delle learning potesse avere questo grande sviluppo, perché nel periodo della pandemia, nell'ambito lavorativo, nell'ambito universitario, ma anche nei rapporti interpersonali, il dispositivo tecnologico è diventato parte integrante della nostra quotidianità. Nello specifico in questo progetto europeo, perché lo sviluppo di questa piattaforma nasce all'interno di un progetto europeo Italia-Francia-Marittimo denominato l'OSEPU, cioè un progetto che si occupava di creare conoscenze e consapevolezza nel trasporto delle merci pericolose per gli addetti ai lavori.
e l'Università degli Studi di Genova, l'IBRIS, quindi il dipartimento a cui afferisco con il professor Roberto Sacile, abbiamo sviluppato una piattaforma e learning pura e blended, adesso poi spiego brevemente cosa vuol dire, per fare formazione a operatori del territorio che si occupavano del controllo del traffico, del trasporto delle merci pericolose, nello specifico la Polizia Locale del Comune di Genova, quindi ci tengo durante il podcast anche a ringraziare il Comune di Genova, partner del progetto insieme all'Università di Genova.
che ha proprio ci aiutato a sviluppare la parte dei corsi relativi alle learning.
[00:01:59] Speaker B: Come è nata questa collaborazione? Cioè da che esigenza è nata? Perché chiaramente un tema piuttosto che un altro emerge sulla base della necessità, soprattutto in periodo del covid.
[00:02:10] Speaker A: Guarda, Ivana, le collaborazioni purtroppo nascono e soprattutto nei progetti europei per dare luogo, voci, competenze e strumenti a seguito magari di eventi accidentali che sono stati particolarmente significativi negativamente parlando.
Questo progetto è nato dopo il disastro di Viareggio, dove un ferrocisterna aveva perso del GPL proprio in stazione a Viareggio e la fuoriuscita di questa sostanza con un innesco e un'esplosione successiva aveva causato la morte di un numero consistente di persone più feriti.
e lo sgomento della società civile, nonché tutto ciò che ne è conseguito negativamente per le vittime e le loro famiglie. Quindi questi progetti europei e la formazione vogliono essere un modo per affrontare in maniera autorevole e significativa dei temi che sennò potrebbero creare allarmismo.
Quindi aiutare gli addetti ai lavori, a prepararsi, a essere consci e consapevoli con strumenti magari nuovi, innovativi, che li accompagnino nei loro ruoli e funzioni quotidiane del controllo del traffico. Quindi ringraziamo la Polizia Locale del Comune di Genova che si è fatto partner del progetto proprio perché avevano anch'essi l'esigenza di dotarsi di una struttura al loro interno, una sala situazioni, una sala di controllo che fosse uno strumento operativo utile per la governance del territorio, nello specifico del Comune di Genova, dove il trasporto delle merci pericolose rappresenta una piccola parte delle informazioni e del know-how che riguarda la polizia.
[00:04:01] Speaker B: Bene, quindi avete pensato alle learning proprio per raggiungere velocemente e formare il più velocemente possibile e in maniera continuativa gli operatori e soprattutto per formarli in una maniera omogenea, corretto?
[00:04:15] Speaker A: È corretto anche perché abbiamo a che fare, avevamo a che fare con persone che devono portare avanti la formazione all'interno di turni di lavoro di sei ore, quindi è con il responsabile della formazione, il dottor Mazza che saluto, Abbiamo proprio costruito una formazione ad hoc all'interno dell'orario di lavoro di sei ore della Polizia Municipale, quindi degli agenti, che a classi, a gruppi, si potessero collegare online, soprattutto nel periodo del Covid, a portare avanti il loro ruolo e funzione anche attraverso la formazione in un momento in cui i rapporti interpersonali non erano permessi a causa delle restrizioni dovuti alla pandemia. Quindi lo strumento è stato uno strumento utile anche per mantenere un qualche equilibrio, un qualche parvenza di normalità in un periodo che era tutt'altro che normale per noi e per la nostra quotidianità.
[00:05:18] Speaker B: Quale piattaforma avete utilizzato per la formazione? Ne avete costruita una voi ad hoc o avete utilizzato un Moodle o un altro tipo di piattaforma già esistente?
[00:05:28] Speaker A: Abbiamo sviluppato una piattaforma doc che fosse rispondente di tutte le caratteristiche di esportabilità per essere una piattaforma open e accessibile a tutti gli utenti. Questa piattaforma però contenendo dati sensibili o comunque un tipo di formazione specifica poteva essere utilizzata solamente da chi aveva un accesso attraverso quindi username e password. Quindi abbiamo creato un ambiente virtuale dove l'utente potesse accedere e potesse essere profilato o come amministratore e gestore della piattaforma, quindi l'Università degli Studi di Genova al Dibris, oppure come studente, gli agenti ad esempio di polizia locale. Il responsabile della formazione, ovvero chi doveva gestire poi l'avanzamento della formazione dei singoli agenti per e conoscere le competenze in base all'accordo Stato-Regione delle competenze a livello regionale e eventuali controllori o auditori di primo o secondo livello.
La piattaforma può essere comunque implementata e può essere comunque sempre più migliorata. Quindi prevede l'inserimento di diverse figure che abbiano un ruolo e funzione distinto all'interno delle funzionalità della piattaforma. Le funzionalità nello specifico sono la possibilità di oregare corsi di learning puro dove l'università ha sviluppato moduli di corso su tematiche precise distinte in titoli e contenuti erogati attraverso slide o comunque contenuto informativo per parole chiave e per immagine e l'utente studente, svolgendo i moduli diciamo pagina dopo pagina, poteva procedere nell'acquisizione dei contenuti, delle parole chiave e del know-how specifico. Dopodiché questo contenuto informativo da noi di Unige è stato trasformato anche in test di autoapprendimento, quindi l'utente poteva autonomamente nell'orario più consono al alle sei ore lavorative dove poteva trovare il giusto compromesso tra l'attività propria della gente e quella di potersi formare, poteva accedere a questi test per l'autoapprendimento, quindi prepararsi a quella che poi è la verifica finale, ovvero la verifica che porta al conseguimento del raggiungimento dell'attestato e quindi il completamento del corso in termini di raggiungimento delle competenze. Quindi gli utenti, cioè gli studenti, ovvero gli agenti, potevano preparare poi a seguito dei test effettuati in autonomia la verifica finale, dove la verifica finale viene svolta sempre su piattaforma e i risultati della verifica finale, che è una serie di domande, vero e falso, in un numero di 30 quesiti, con un punteggio specifico per ogni risposta data, che ha quindi una soglia, uno score, di superamento della verifica o meno. Al di sopra o al di sotto dello score lo studente poteva scegliere di salvare a sistema la verifica, qualora superata, altrimenti poteva evitare di salvare a sistema la verifica e riprendere il percorso formativo di autoapprendimento per poi affrontarla in un secondo momento. Il ruolo fondamentale è stato quello del formatore che ha seguito il leader, ovvero una persona riconosciuta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per quanto riguarda ad esempio la materia del trasporto delle merci pericolose su strada, una tematica trattata che riguardava la polizia locale, il formatore verificava l'effettiva realizzazione della prova finale e il superamento della prova finale, dopodiché l'utente poteva scaricare direttamente l'attestato di riconoscimento della fine del corso. che era certificato dal formatore nonché seguito completamente dall'Università degli Studi di Genova nel completamento di tutte le funzionalità di questa piattaforma, di questa formazione. Ogni singolo studente quindi ha all'interno della piattaforma il proprio curriculum vitae, quindi lo stato d'avanzamento della propria attività formativa che viene mano a mano ampliata e come dire arricchita a seguito del superamento successivo di altri corsi che riguardano queste tematiche, quindi trasporto merci pericolose, la sicurezza associata.
[00:10:13] Speaker B: Bene, quindi avete implementato anche un sistema di attestazione delle competenze acquisite e una possibilità di data collect delle competenze e questo è molto all'avanguardia perché si collega a tutto il sistema di microcredential e accreditamento delle competenze per cui uno studente, se ho ben capito, può collezionare le sue competenze e i suoi attestati a mano a mano che prosegue il suo percorso formativo e lo può fare scegliendo in autonomia i corsi da fare o in qualche modo avete previsto un percorso non libero?
[00:10:57] Speaker A: In effetti abbiamo scelto non un percorso libero in quanto la mia figura era la figura del tutor che all'interno dell'università dialogava con il responsabile della polizia locale Quindi insieme a questa figura del formatore della polizia locale abbiamo identificato quali erano i bisogni formativi degli agenti. Rispetto ai bisogni formativi abbiamo creato il contenuto informativo da veicolare attraverso la formazione per strutturare un percorso di competenze e di raggiungimento quindi diciamo delle skills o del raggiungimento di abilità o competenze in specifiche materie e temi.
Quindi ci siamo attestati a procedere nel rispetto della normativa di riferimento dell'Accordo Stati o Regioni e l'università, comunque, come ente formatore atteneo che detiene questo come know-how, sicuramente ha dato un contributo significativo. per quanto riguarda la possibilità di riconoscere questo percorso come un percorso riconosciuto. Il pacchetto, diciamo, dei corsi, della formazione e del sistema di gestione che sta alla base della gestione e della formazione può essere replicato anche in vari ambiti diversi e quindi con il progetto europeo lo abbiamo sviluppato per una tematica precisa rivolta ad un target preciso di utenti che dovevano essere formati può essere sicuramente ripercorso questo stesso metodo o metodologia didattica di formazione attraverso le learning pure o le learning blended su altre tematiche e rivolto ad altri target.
[00:12:48] Speaker B: Quindi un learning path guidato che nasce proprio a partire dall'analisi dei fabbisogni formativi e oserei dire in questo caso urgenti del commettente che era appunto la Polizia di Stato. che in un futuro, si spera, potrà essere ampliato anche su altre tematiche, corretto?
[00:13:08] Speaker A: Corretto, sono moduli, usando un termine inglese, customizzati, quindi sono dei moduli che possono essere opportunamente ricalibrati sia nella funzionalità dei moduli stessi, sia nei contenuti che possono contenere.
possono essere moduli di corsi da un'ora, moduli di corsi da quattro ore, da otto ore, in ottemperanza al numero di ore previste anche dalla normativa di riferimento su materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per esempio.
Ecco, sicuramente questa piattaforma rappresenta una palestra, una buona pratica anche per sviluppare modalità formative innovative che possono andare ad affiancare le modalità formative esistenti o classiche in materia di salute e sicurezza dei nuovi chi di lavoro o anche in altri ambiti, perché la formazione in questo caso è stata relativa al trasporto delle merce, la filiera della logistica, delle merci marittime e terrestri, ma può essere stesa ai temi energetici piuttosto che ai temi di transizione ecologica. Io sono ingegnere dell'ambiente e quindi all'interno dei gruppi di lavoro dell'università sicuramente la competenza nei vari ambiti di conoscenza dell'Università di Genova è assolutamente a 360 gradi, la piattaforma rappresenta una modalità per erogare formazione. L'obiettivo principale è mettere l'uomo, quindi lo studente, la persona al centro e per lei erogare una formazione che sia efficace, e con modalità efficienti per riprendere, sviluppare e continuare a formare nella logica del long life learning.
[00:15:00] Speaker B: Mi ricollego all'efficacia e all'efficienza di cui parlavi poco fa per chiederti se all'interno di questi percorsi formativi online avete previsto anche dei momenti di incontro in presenza, quindi in blended. Questo perché attualmente il trend è quello appunto di erogare corsi online prevedendo anche delle modalità di incontro, quindi in blended, che siano in sincrona online o in presenza, però comunque in qualche modo diciamo fornire agli studenti anche la possibilità di un confronto face to face.
[00:15:38] Speaker A: Ivana, è proprio così perché se non ci fosse stata la pandemia non avremmo dovuto utilizzare in maniera robusta le learning pure.
La piattaforma prevedeva e ha previsto quando la normativa ce lo ha permesso, di effettuare delle lezioni in aula, nella sala di formazione della Polizia Locale del Comune di Genova. In alternativa, l'Università di Genova forniva delle sedi, quindi avevamo, la piattaforma gestiva anche diverse sedi in diversi luoghi che potevano essere opportunamente, come dire, opzionate per i vari corsi. e il docente quindi veniva contattato dall'Università degli Sud di Genova di concerto con il responsabile della formazione per organizzare al meglio il corso nei diversi moduli che lo componeva.
e poteva quindi la formazione essere erogata non solo online ma in forma ibrida quindi all'interno di una sala fisica con il numero previsto dalla normativa di quel tempo con le dovute distanze di sicurezza e le procedure di utilizzo dei dispositivi di protezione individuali dovuti con firme quant'altro di registri di presenza e quant'altro che facevano sì che la formazione non solo fosse efficace ed efficiente, ma anche riconosciuta e riconoscibile, cioè con ore chiaramente identificate, orari chiaramente identificati e una formazione per singole persone che potevano vedere il proprio percorso riconosciuto in maniera chiara e trasparente. Quindi la piattaforma permette anche di veicolare la trasparenza e la chiarezza dei percorsi formativi, ecco questo è una sua prerogativa. E l'abbiamo estesa, e chiudo se posso, l'abbiamo estesa in maniera sperimentale a tutti i partner del progetto Lose Più, quindi la provincia di Livorno, la provincia di Sassari e quindi le mie colleghe che saluto hanno esteso l'invito nella formazione blended alla polizia locale del comune di Porto Torres, piuttosto che a quella della provincia di Livorno che si occupa anche della protezione civile, quindi degli aspetti poi di gestione delle emergenze lungo gli assi stradali.
abbiamo sperimentato molto e formato fino a 300 persone all'interno del progetto così sviluppato.
[00:18:18] Speaker B: Parliamo di numeri a questo punto. 300 persone per quanti corsi?
[00:18:23] Speaker A: Allora abbiamo erogato otto corsi dove la gente veniva accompagnato dal corso base fino a un corso avanzato, un'intermodalità di trasporto e quindi competenze su il transshipment del container rispetto a cui la merce viene trasportata, corsi di trasporto della merce su rotaia, quindi legati a normativa specifica chiamata RID, altri due corsi rivolti al mondo portuale dei terminalisti su Il trasporto delle merci pericolose lato mare, quindi contenuti del cosiddetto IMDG Code sul trasporto delle merci pericolose marittime.
un corso specifico sull'analisi dei sistemi informativi territoriali e di strumenti di monitoraggio sviluppati all'interno del progetto, quindi un corso più per la governance del territorio, per la predisposizione di piani per esempio di mobilità urbana sostenibile o comunque chi si occupa anche della governance dei flussi e dei traffici in senso lato, dove Il traffico delle merci pericolose rappresenta solamente una percentuale dei traffici presenti sul territorio gestito.
[00:19:44] Speaker B: Qual è stata la sfida più grande che secondo te avete affrontato nell'implementare tutto questo percorso formativo così ampio e soprattutto in un periodo in cui chiaramente le difficoltà erano molte, soprattutto perché gli utenti della formazione erano impegnati in compiti istituzionali anche importanti.
[00:20:05] Speaker A: Direi che il valore aggiunto è stato lo stringersi, quindi creare una community come vogliamo chiamarla adesso, ma oggettivamente ci siamo stretti tutti intorno a perseguire un unico obiettivo in un momento molto difficile, dove in periodo di Covid il momento della formazione poteva davvero essere visto come un momento per completare un percorso di normalità in un momento assolutamente atipico. Un altro punto di forza è stata la coprogettazione, quindi il mettere a sistema il know-how dell'Università degli Studi di Genova, non solo nei contenuti ma anche nello sviluppo degli strumenti, con i bisogni formativi espressi dal committente, che in questo caso è stata la Polizia Municipale del Comune di Genova.
Quindi sempre più la formazione deve essere vista come una formazione utile ai bisogni delle realtà in cui la formazione poi va a svolgere un ruolo positivo. Quindi fornire lo strumento giusto al momento giusto e soprattutto che esso possa essere poi utilizzato dall'agente di polizia locale nel momento opportuno che si Nel momento in cui si troverà ad affrontare un controllo, avergli dato uno strumento adeguato per il controllo è un po' l'obiettivo per il raggiungimento di questa formazione.
[00:21:35] Speaker B: Qual è stata la difficoltà più grande che avete affrontato, la problematica che avete sentito come importante?
[00:21:42] Speaker A: L'ultimo pezzo della catena che non siamo riusciti al 100% a portare a termine quello di vedere riconosciuto questo percorso per gli operatori di un settore, riconosciuto in ambito poi regionale o di percorsi formativi che poi possono essere erogati anche da enti formatori territoriali che hanno poi delle certificazioni come enti di formazione territoriale diversi dall'università. Ecco, non siamo riusciti a creare un networking assertivo e positivo con chi sul territorio fa già questo tipo di formazione, ma in una modalità diversa o strettamente legata alla cogenza normativa.
E quindi non ci è stato permesso come dire ma perché non ci siamo arrivati forse, cioè non era ancora maturo questo passaggio.
di poter trasferire come buona pratica questa attività di formazione poi anche ad altri soggetti che potessero utilizzare queste metodologie come buone pratiche da sviluppare anche sul territorio ligure in senso lato, lato francese o sul territorio nazionale.
Quindi c'è mancata la certificazione ed esportabilità piena di questo progetto e di questa piattaforma.
[00:23:11] Speaker B: Se dovessi consigliare a un tuo collega che sta per approcciarsi alla costruzione e alla progettazione di un percorso formativo online e blended, Quali sono i tre consigli che daresti, quelli che li tieni più importanti?
[00:23:29] Speaker A: Per prima cosa mettere al centro la persona, ovvero che nel percorso formativo lo studente, l'utente che va a formarsi abbia bianchiaro L'obiettivo del percorso formativo stesso, quali strumenti sono messi a disposizione e le potenzialità di seguire quel percorso formativo. Quindi più diciamo una prima questione legata proprio al metodo e alla qualità del poter seguire l'utente. Seconda cosa, la formazione deve essere di alto livello, quindi il personale docente o chi interagisce con gli studenti deve avere non solo una capacità tecnica specifica, ma poter trasferire competenze trasversali.
di comunicazione, di capacità di arrivare a immedesimare o fare esemplificazioni o case studies. La formazione non deve essere unidirezionale.
e deve utilizzare tanti altri strumenti oltre alla piattaforma. La piattaforma è un modo per veicolare formazione, ma all'interno del modulo formativo il docente poi ha tante strategie per affrontare le proprie materie e metterle in relazione con i suoi discenti o con i studenti con cui ha a che fare. Quindi metodologia e cura dell'utente, l'alta formazione dei formatori e sentirsi parte di una rete di formazione. Quindi la formazione che ti accompagna lungo il corso della tua vita come persona che lavora in un determinato ambito piuttosto che uno studente che passo passo affronta un esame dopo l'altro con gli strumenti giusti, con le persone giuste che lo indirizzano e lo fanno crescere perché la formazione come dire deve trarre fuori da te quello che poi è la tua propensione, le tue non tanto sogni ma quanto le tue aspirazioni future poi per entrare a far parte del mondo del lavoro o per essere un buon operatore nel mondo del lavoro in cui operi.
[00:25:53] Speaker B: Hai citato la metodologia come uno dei pilastri fondamentali e appunto ci raccontavi come è importante non fermarsi a una lezione frontale, quindi una trasmissione unidirezionale dei contenuti. Ecco, quale tipo di attività in particolare, secondo te, può essere efficace in percorsi formativi di questo tipo? Quindi non nella classica aula dove hai gli alunni in presenza e dove forse è anche un po' più semplice metterli in gioco, far sì che loro, diciamo, si spendano attivamente nel processo di apprendimento.
Invece nell'online è più difficile il coinvolgimento dei partecipanti. Secondo te quali sono le strategie più efficaci per far sì che gli studenti non si perdano per strada, detto in termini colloquiali?
[00:26:49] Speaker A: Direi così in maniera diretta che l'insieme delle diverse modalità è la via, è la modalità giusta. Nel senso che formeremo e stiamo formando anche generazioni nuove che sono sempre più connesse in rete piuttosto che abituate a rapporti interpersonali diretti.
Quindi la modalità digitale pervade e quindi è trasversale.
Nella formazione non si può prescindere invece da una formazione della relazione. Quindi la relazione c'è se le due persone si trovano una di fronte all'altra, si guardano, si ascoltano, vivono lo stesso ambiente, respirano la stessa aria. Quindi la formazione o una formazione innovativa deve poter essere una formazione che coniuga gli aspetti degli strumenti digitali con far fare esperienza di una formazione per sapere, per saper fare, per saper essere, quindi per aumentare la conoscenza, la consapevolezza, l'efficacia o l'efficienza dei processi, ma a partire comunque dalla relazione tra discente e docente, ma anche tra operatori, perché Abbiamo a che fare con ingegneri che devono lavorare sempre, io vengo dal mondo dell'ingegneria, che devono lavorare sempre di più in team di lavoro, in working groups, quindi le competenze tecniche devono fare il paio con le competenze delle soft skills, del saper comunicare correttamente e il sapere deve essere trasmesso.
sia tra gli addetti ai lavori, quindi chi conosce e tratta la materia ad un livello molto elevato, ma trasmettere la stessa materia anche a chi potrebbe essere interessato a conoscere per evitare incidenti o potersi mettere in salvo o poter migliorare le condizioni della quotidianità. Quindi la formazione che sia online ma soprattutto di relazione è il pacchetto vincente.
[00:29:05] Speaker B: Come avete mantenuto viva la relazione con lo studente durante l'implementazione del vostro progetto?
[00:29:12] Speaker A: Il mettere al centro le persone ci ha permesso di contattarle e considerarle nel corso di questi due anni e mezzo di progetto e poi di piattaforma successiva che può essere utilizzata per l'aggiornamento dei corsi fatti sostanzialmente o l'erogazione di corsi nuovi.
sono stati identificati proprio degli eventi cioè il momento formativo non è tanto una perdita di tempo cioè proprio l'approccio alla formazione voleva essere non un approccio di appesantimento di una situazione lavorativa o di una perdita di tempo come in tanti ambiti o in tante situazioni si viene a come dire a creare come feedback poi da parte degli utenti che subiscono tra virgolette la formazione ma questa formazione multicanale e multistrumento permette di essere una formazione che aumenta la capacità attentiva dell'utente e quindi svolgere un'esercitazione oppure fare una prima parte introduttiva di un tema a livello teorico ma poi sviluppare la formazione come un caso di studio dove quella teoria debba essere messa subito in pratica attraverso un'esercitazione o una simulazione di situazione, quindi calarsi nei panni di, aiuta la formazione ad essere efficace.
[00:30:46] Speaker B: Grazie Angela Maria, grazie per il tempo che ci hai dedicato e per il bellissimo racconto che ci hai fornito.
[00:30:52] Speaker A: Grazie a voi e buona formazione a tutti.