Episode Transcript
[00:00:02] Speaker A: I podcast del GLIA.
Racconti di innovazione didattica.
[00:00:08] Speaker B: Buongiorno e benvenuta a Luisa Amenta, è proretrice al diritto allo studio e all'innovazione dei processi di apprendimento presso l'Ateneo di Palermo. Allora Luisa, tu hai animato recentemente un'iniziativa per la costituzione di un tavolo di lavoro sui Teaching and Learning Center presso la Crui. Ci vuoi raccontare in cosa consiste questo tavolo di lavoro?
[00:00:29] Speaker A: L'idea di cominciare a istituire un tavolo in Crui relativo alla tematica del TLC è nata dall'avere considerato che, benché esista una commissione didattica che si occupa delle varie problematiche inerenti all'offerta formativa e alla didattica Tucur mancava un luogo in cui i vari rappresentanti, i delegati dei rettori, i presidenti, i coordinatori del TLC potessero incontrarsi e discutere di alcune delle problematiche che riteniamo comuni. I vari momenti di incontro che c'erano stati relativi al Summer School, sul Faculty Development o a convenni, come per esempio con l'organizzatore dell'Università di Genova già da tanti anni, e i meeting che abbiamo fatto anche a Palermo sui modelli organizzativi e il ruolo dei teaching and learning center nelle università italiane ci hanno permesso di mettere in evidenza come effettivamente alcuni problemi che ci troviamo ad affrontare e alcune questioni sono comuni e quindi era necessario trovare un luogo in cui ci potessimo confrontare e da cui potessero emergere, al di là di queste riflessioni comuni, anche delle iniziative da presentare in crui per mettere in evidenza quali possono essere anche le esigenze dei docenti nelle loro politiche di faculty development.
[00:01:40] Speaker B: Quindi questo vuol dire che esistono diversi Atenei che si stanno interessando, che si stanno attivando per avviare i teaching learning center?
[00:01:47] Speaker A: Sì, ci sono varie Atenei. Abbiamo avuto una risposta molto buona perché su 84 Atenei, 64 hanno aderito a questo tavolo, quindi comunque una bella risposta. In alcuni casi i Atenei già dai primi anni 2000 hanno delle strutture che sono i TLC che hanno come obiettivo quello di accompagnare i docenti nel miglioramento della qualità dell'insegnamento universitario. In alcune realtà dei nostri atenei sono delle strutture più giovani. Un impulso è stato dato sicuramente dal fatto che era previsto in una linea del PNRR la di un rete di TLC e questo comunque ha favorito il fatto che si sentisse effettivamente al di là di quelle che poi sono state le indicazioni ministeriali, si sentisse l'esigenza di dotarsi come Atenei di strutture che possono accompagnare i docenti nella loro didattica anche grazie allo sviluppo di materiali didattici innovativi, grazie alla promozione di tecnologie che sicuramente nella fase post-pandemica si è visto che sono rimasti strumenti validi per affiancarsi alle metodologie didattiche tradizionali.
[00:02:55] Speaker B: Quindi stai dicendo che c'è stato sicuramente un impulso dall'alto grazie al PNRR, ma anche una sensibilità che cresceva già dall'epoca post-pandemica?
[00:03:07] Speaker A: Sì, perché appunto si è visto come effettivamente nell'università servono dei luoghi e quindi dei luoghi che possano fungere un po' anche da collettore di quelle che sono le esigenze dei docenti. Quella del docente universitario è una figura un po' strana, se vogliamo, perché se esiste una valutazione della ricerca, se esiste un'attenzione anche all'attività di ricerca che si fanno all'interno dei yetenei, la didattica che c'è richiesta, per legge comunque, rimane meno considerata da un certo punto di vista, per cui benché esistano degli organismi come per esempio il Presidio di Qualità degli Atenei che valutano anche il miglioramento della qualità della didattica, mancavano in assenza appunto del TLC, delle strutture che diventassero un po' di questo Presidio di Equalità con braccio operativo, cioè in cui concretamente si mettessero in atto una serie di strategie che possano servire per aiutare i docenti nella loro formazione, nella presa di consapevolezza anche della loro professionalità docente e quindi nel miglioramento della didattica stessa.
[00:04:09] Speaker B: Quindi ti chiedo, prevedi che le cose possano migliorare in futuro rispetto all'equilibrio fra l'importanza della ricerca e quella della didattica?
[00:04:18] Speaker A: Io credo che se come docenti prendiamo consapevolezza di questo fatto sia già un passo avanti e fondamentale. A livello anche nazionale l'Angur ha previsto delle linee guida per la valorizzazione della professionalità docente, questo già mi sembra un passo avanti notevole in questa direzione e credo che adesso il lavoro da fare sia una diffusione più capillare di queste linee guida nelle varie sedi universitarie e diciamo un affiancare anche presta di consapevolezza ai nostri docenti.
In questo senso credo che un tavolo come quello di cui parlavamo prima possa avere un ruolo fondamentale perché diventa un luogo di scambio anche di buone pratiche in cui si mettono in comune anche le strategie e le attività positive che vengono messe in atto nelle varie sedi per favorire la presta di consapevolezza da parte dei docenti. E quindi io sono fiduciosa e ottimista perché credo che ci sia una bella sensibilità a livello nazionale a questo punto, sia del problema ma anche una voglia di investire in questo senso. Quindi immagino che si possa superare questo gap, non so se servirà a una VQD, a una valutazione della qualità della dinattica a livello nazionale, questo non saprei, però quantomeno sicuramente già varie iniziative, anche relative alla programmazione degli etenei, degli strategici, stanno mettendo in evidenza come c'è un'attenzione per indicatori relativi anche alla formazione dei docenti. Anche questo passaggio, cioè avere chiaro che il docente universitario non sa già tutto, sapere i contenuti della propria disciplina non vuol dire saperli insegnare, ma ci vuole una preparazione adeguata anche in termini di approccio didattico, questo diventa sicuramente un passaggio fondamentale.
[00:06:00] Speaker B: Certo, e poi anche i gruppi di lavoro che animeranno questa rete di TLC, mi sembra di aver capito, lavorano anche per produrre poi dei documenti, delle linee guida, dei materiali, anche per rendere TLC una struttura di servizio a supporto dei docenti, quindi come dire, si va a colmare una richiesta di un bisogno di essere supportati, di essere guidati da dei professionisti.
[00:06:23] Speaker A: Sì, indubbiamente. Infatti l'idea di questo tavolo tecnico è proprio quello per cui sono stati costituiti dei sottogruppi di studio e di lavoro, è quello di produrre qualcosa di pratico, cioè non vuole essere soltanto un luogo in cui si discute e basta, ma da queste discussioni, da queste riflessioni e da questo studio condiviso anche attraverso lo scambio di documenti, vorremmo far venire fuori delle linee guida, dei report che possano servire come base proprio per prendere poi iniziative nei vari etenei e credo che da parte dei docenti anche sentirsi meno solidi da questo punto di vista, ma sentirsi supportati, possa essere sicuramente d'aiuto.
[00:07:01] Speaker B: E ho la sensazione che, guardandoci anche un po' indietro, ora siamo una massa critica sufficientemente solida per avviare dei processi di cambiamento che prima invece avvenivano un po' a macchia di leopardo. Ora penso che questa rete renda un po' giustizia invece dell'interesse e della motivazione che sul territorio italiano stava già emergendo qualche anno fa.
[00:07:22] Speaker A: E in questa direzione credo che il fatto che ci siano delle sedi che hanno una presenza dei TLC e di attenzione al faculty development più storica rispetto ad altre possa solo essere una ricchezza perché comunque diventano un po' anche un modello, comunque possono dare delle indicazioni che possono anche aiutare le università che adesso stanno prendendo a cuore il problema e quindi appunto anche in questo possono essere d'aiuto.
[00:07:46] Speaker B: Bene, grazie Luisa intanto per aver avviato questo processo e per coordinare questa rete che porterà sicuramente dei risultati positivi in una tendenza che vedo necessaria. Ancora grazie a Luisa Amenta per il suo intervento.
[00:08:01] Speaker A: Grazie, grazie a voi.